Coffee House 16 Novembre 2016

Il .

Il sistema elettorale americano

Relatore: Professor Graziano Euro che comincia con tre questioni:
 
1. Martedì 8 Novembre 2016 è stato eletto il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Si può dire che questo evento abbia coinvolto così tanto che anche non si occupa di politica ne ha comunque sentito parlare e forse su questo argomento ne sa comunque di più che delle questioni che riguardano il proprio Paese.
La vittoria di Donald Trump è stata ritenuta meno probabile di quella di Hillary Clinton. Oltre alle previsioni, si poteva verificare quante persone sono andate a scommettere su chi avrebbe vinto (Clinton data a 1,2 Trump tra 4 e 5).
2. Tra gli elettori aventi diritto di voto (231 556 622) solo il 56,4% ha votato (con un totale di 130 660 000 di votanti). Effettivamente il 47,7% erano per la Clinton e 47,5 % per Trump, quindi dal nostro punto di vista risulta piuttosto strano che la nuova presidente d’America non sia Hillary (successivamente all'incontro nuovi dati hanno dato lo scarto allo 0,5 per cento e non 0,2).
Va però considerato che il sistema elettorale americano è completamente diverso da quello italiano: vi è comunque democrazia, questa per essere tale deve avere regole chiare e definite in anticipo. Il metodo e non il contenuto rendono democratica l'elezione.
3. Come diceva Hegel, se un evento è avvenuto è perfettamente razionale e necessario
 
Per diventare Presidente degli Stati Uniti sono necessarie 3 condizioni:
1. Essere cittadino americano
2. Avere almeno 35 anni
3. Risiedere negli Stati Uniti da almeno 14 anni.
In America si diventa cittadini secondo il criterio del ius solis per il quale la cittadinanza è legata al territorio in cui si nasce, non importa quali siano le origini dei genitori, contrariamente a ciò che avviene in Italia in cui si è automaticamente cittadini italiani se i genitori lo sono (ius sanguinis).
La data delle prossime elezioni è prestabilita , è sempre il 1^ martedì di Novembre e non è un giorno festivo. Inoltre possono partecipare alle elezioni i cittadini con almeno 18 anni, ma al contrario di ciò che avviene in Italia in cui a 18 anni si diventa automaticamente elettori ,essi devono recarsi agli uffici elettorali per registrarsi (dichiarando oltre alle proprie generalità anche il proprio orientamento politico). L’elezione non è diretta : i cittadini esprimono la propria preferenza per un candidato presidente, non viene eletta la persona singola,ma i cosiddetti “grandi elettori” ad essa associati. Per i voti popolari (voti dei cittadini) non viene fatto un conteggio generale, ma singolo, Stato per Stato; “The winner takes all“, il partito che prende anche un solo voto in più si “aggiudica” tutti i “grandi elettori” di quello Stato .
I grandi elettori sono 538, pari alla somma dei senatori (100, 2 per ogni Stato) dei deputati (435 attribuiti ai 50 Stati in maniera proporzionale rispetto alla popolazione di ciascuno Stato, più 3 attribuiti al Distretto Federale). Chi raggiunge almeno i 270 “grandi elettori” diventa il nuovo Presidente d’America.
Per prevenire una eccessiva concentrazione del potere il Presidente può essere rieletto una sola volta, la Camera più un terzo del Senato viene rinnovata negli anni pari.
Quando scade il mandato, non è previsto alcun vitalizio, pensione, agevolazione di alcun genere: l’ex Presidente torna ad essere un cittadino come prima.
Il potere giudiziario è proprio della Corte Suprema ,indipendente dagli altri organi, composta da 9 membri eletti a vita, nominati dal Presidente con il consenso del Congresso.
Essendo gli Stati Uniti una federazione di Stati, ciascuno di essi gode di una certa autonomia e possiede un governo proprio, strutturato alla stessa maniera del governo federale. La moneta, le dichiarazioni di guerra i trattati di politica estera sono stabilite dal governo federale, tutto il resto viene deciso dal singolo Stato. Ogni Stato ha una propria corte, la Corte Suprema interviene solo se l’ imputato è condannato a morte (infatti si appella prima alla Corte Suprema poi alla corte dello Stato). In conclusione sembra che gli Stati Uniti siano una grande matriosca, sia dal punto di vista del sistema elettorale ( i cittadini eleggono i grandi elettori che eleggono il Presidente), sia dal punto di vista del governo ( il governo federale che ha come “sottoinsiemi” i governi dei singoli Stati).
 
Anna